segunda-feira, 25 de janeiro de 2010

Nicolàs Gòmez Dàvila Pensieri Antimoderni



Nicolàs Gòmez Dàvila Pensieri Antimoderni

"L'aforisma di Gómez Dàvila, approfondimento delle invettive e dei canti nietzscheani, prolungamento degli inni e delle laudi dei soli al cospetto del divino, eredità di una inesausta, arcaica e tenace, arcana e trasfigurante, trasfigurata tradizione di cerca del valore, del suo significato e della sua realtà è un non plus ultra che tacita le altre voci. Oltre, può andare solo il soldato con il suo bagaglio letale, il monaco che leva la fronte verso il cielo; o stare, forse, l'amplesso di due 'anime che si esprimono nella carne', un contadino sere­namente curvo sul germoglio di patate. Un uomo, una cosa, un silenzio spasmodico, universale. Ma non la parola, che Gómez Dàvila ha già costretto alla più acuta e grave sobrietà e al tremito più fino e al sacrificio nel comunicare, nel comunicarsi. Non l'intelligenza, che potrà solo canticchiare ancora tra sé la melodia del senso e del dissenso ascoltata in queste pagine. Non lo sguardo, che vedrà solo analogie con quanto già qui appreso, e lancinanti conferme. Non lo sprezzo, che raramente fu così alto."


''Così la curatrice, Anna K. Valerio, traduce le proprie impressioni di lettura e sintetizza il significato dell'eresia daviliana nella storia del pensiero e della scrittura. Storia interrotta, incantata, dallo stile dell' hidalgo sapiente nato a Bogotà, come la crestomazia raccolta in questo volume saprà testimoniare.''

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